Benvenuti
nei riassunti dei libri Malazan!
In questa
serie di articoli cercherò di sintetizzare i capitoli dei romanzi,
fornendo un resoconto dettagliato di tutte le informazioni che un
nuovo lettore dovrebbe ricordarsi, così da riuscire ad apprezzare al
meglio i libri successivi.
Sono
vietati, nei commenti, gli spoiler sui capitoli e sui libri
consecutivi rispetto al riassunto che commentate. Se volete parlare
liberamente potete passare sul forum, in cui potrete discutere di
tutti i libri della serie Malazan, compresi quelli non ancora
tradotti.
Il seguente
riassunto è dedicato al CAPITOLO 11 de I GIARDINI DELLA
LUNA e contiene
SPOILER
su tutti i libri e capitoli precedenti.
La
rinascita di Tattersail
Siamo in un
altro sogno di Kruppe, questa volta nella tundra a nord
dell'Altopiano Laederon. Nel cielo brilla un'inquietante luce verde.
Il mondo in cui si trova richiama al passato di quelle terre.
L'intuizione gli viene confermata dall'apparizione di Pran Chole, un
Divinatore Imass, chiamato anche Volpe Bianca.
Pran Chole
fa un discorso drammatico: le vecchie razze come gli Imass, i Jaghut,
i Forkrul Assail e i K'Chain Che'Malle sono scomparse e di lì a
breve inizierà l'era degli umani. Presto gli Imass si raduneranno
per compiere il Rituale di Tellann, per separarsi “dalla carne e
dal tempo”, così nasceranno i T'lan Imass e il Primo Impero.
Nel sogno
arriva anche una giovane donna Rhivi incinta. La donna spiega come il
Canale Tellann del suo presente abbia creato una “figlia” dalla
conflagrazione di diverse energie magiche. Questa creatura è un
abominio e un cambiamento è necessario. K'rul, il Dio Antico, è
intervenuto per aiutare la bambina, creando nel sogno di Kruppe un
luogo sicuro per farla mutare.
La bambina
deve diventare un Soletaken, una mutaforma. Prima di tutto, però,
Kruppe deve permetterle di entrare nel suo sogno, un luogo sicuro in
cui nemmeno gli Dei Giovani possono entrare senza essere invitati.
La creatura
che il coraggioso Kruppe si trova davanti è un abominio più morto
che vivo, ma grazie al suo charme, Kruppe riesce ad accompagnarla al
focherello dove si trovano Pran Chole e la Rhivi.
La donna
Rhivi dice che la creatura un tempo era una maga chiamata Tattersail
e si offre di aiutarla. Tattersail è spaventata, ma grazie alle
parole dolci di Pran Chole prende la decisione di fidarsi di loro.
Nel sogno
arriva K'rul e ringrazia Kruppe per aver ospitato questo incontro. Si
offre di ripagarlo in qualche modo e Kruppe accenna al piano di
Rallick e Murillio di ripagare un vecchio torto. K'rul mette in
guardia Kruppe sull'arrivo di Lorn e Tool e gli dice di non
ostacolarli, perché altri si porranno sulla loro strada.
La Rhivi si
sta preparando a partorire e l'abominio cade per terra senza vita.
La Luna
[notare l'iniziale maiuscola] splende sul gruppo in maniera quasi
accecante, come a dar la sua benedizione e protezione.
K'rul non sa
cosa ricorderà la bambina che sta per nascere, ma ammette che sarà
unica. La donna Rhivi è stata preparata per accogliere Tattersail,
nel suo ventre prima non c'era nessun bambino. Questa magia
appartiene alla Luna [maiuscolo...].
Alla fine
del travaglio la bambina che nasce è ricoperta da una peluria
argentea e la Rhivi recide con un morso il cordone ombelicale. Pran
Chole, il padre simbolico della bambina, è esausto perché
Tattersail ha ossorbito più potere di quanto pensasse. Il Divinatore
Imass è dispiaciuto di non poter vedere crescere la bambina, ma
K'rul lo rassicura: “E invece potrai vederla... tra trecentomila
anni”.
Torniamo
indietro nel tempo. Kruppe ha appena finito di mostrare la copia in
cera della Moneta di Oponn all'Alchimista Baruk e sta uscendo dal suo
studio. In strada i lavori di riparazione proseguono, ma
all'improvviso Kruppe sente un forte schianto e gli appare nella
mente l'immagine della Casa dell'Ombra, oltre a sentire
un'imprecazione in lingua Malazan di uno dei lavoratori. Kruppe
ascolta per un attimo ancora le voci, ma adesso sembrano parlare Daru
[la lingua più diffusa in Darujhistan], nonostante sia presente un
leggero accento straniero.
I lavoratori
visti da Kruppe sono in realtà gli Arsori di Ponti che si sono
infiltrati nella città. Dispiacere fa notare a Whiskeyjack che
l'uomo appena uscito dalla casa di Baruk [Kruppe] è una persona
importante. WJ chiede se è un veggente e a sentire questa parola
Dispiacere sbianca e sembra perdere il controllo. WJ le ordina di
seguire Kruppe.
Nel
frattempo Trotts il Barghast si sta dando da fare con il piccolo per
distruggere la strada, attirando l'ira dei passanti. Il nuovo piano
ideato da WJ sta dando i suoi frutti e quale metodo migliore di
posare mine ad ogni crocevia della città facendo finta di riparare
le strade poteva essere ideato?
WJ nutre
ancora seri dubbi su Dispiacere e adesso è contento di averla
mandata via. La ragazza è un enigma: sembra appartenere a ceti
sociali elevati, ma sa condurre una barca da pesca.
Inoltre WJ
non è più sicuro della missione. Stanno per uccidere molte persone,
sia direttamente che indirettamente e i suoi compagni di squadra, i
suoi amici, stanno rischiando la vita per un suo azzardo.
Baruk
osserva ignaro da casa sua i Malazan minare con dispositivi Moranth
la strada, proprio per far saltare in aria casa sua.
Crokus va a
parlare con suo zio Mammot. Mammot è preoccupato per lui, a causa
dell'attività che ha scelto. Nello studio è presente anche una
scimmia alata che appartiene allo studioso. Crokus si interessa agli
scritti dello zio, per entrare nei circoli dei ricchi e poter avere
una chance con la ragazza che gli piace.
Mammot sta
scrivendo la storia di Darujhistan. La città è “sorta su una
voce”. In passato tre grandi razze non umane si combattevano per il
dominio nel continente. I Forkrul Assail furono i primi ad
abbandonare la guerra per disinteresse e i Jaghut rischiarono
l'estinzione, perché combattevano fra di loro quasi quanto contro i
nemici. Si diffuse la diceria che sulle colline intorno a Darujhistan
si trovasse il tumulo di un Jaghut contenente ricchezze e sapere
proibito e questo attirò umani da svariati luoghi che finirono per
stabilirsi in comunità che confluirono in quella che sarà chiamata
Darujhistan. Nessuno ha mai trovato la tomba del Jaghut, per fortuna
e con il passare del tempo la conoscenza della sua esistenza si è
praticamente estinta. Nei primi anni la città era comandata da
persone definiti Tiranni, ma anche loro non trovarono nulla.
Crokus
chiede che fine ha fatto il terzo popolo, quello che ha vinto il
conflitto con Jaghut e Forkrul Assail. Mammot risponde che sono gli
alleati dei Malazan, conosciuti come T'lan Imass.
Dispiacere
sta lottando con sé stessa. La parola “veggente” pronunciata da
Whiskeyjack ha messo in moto una battaglia nella sua mente. Battaglia
che alla fine viene vinta da Cotillion, il Patrono dei Sicari,
compagno di Tronod'Ombra. La veggente è morta, inutile pensare a
lei.
Dispiacere
riprende l'inseguimento di Kruppe, pronta ad ucciderlo perché è
pericoloso.
Kruppe sta
dando mostra delle sue abilità come ladro, rubando dolci e leccornie
usando la magia, mentre avanza nel mercato della città per
raggiungere la Locanda della Fenice.
Dispiacere
segue la danza magico-ladresca di Kruppe ed è convinta che l'uomo
sia pericoloso. Decide di seguirlo dentro alla Locanda della Fenice
per ottenere più informazioni su di lui.
All'entrata
della Locanda un uomo le sbarra la strada, dicendo che non può
entrare armata e da sola. L'uomo insiste e Dispiacere perde la
pazienza, piantandogli un pugnale nell'occhio destro e uccidendolo
all'istante. La ragazza entra nella Locanda e due delle “impiegate”
le offrono aiuto per qualsiasi cosa. Dispiacere tiene apertamente
d'occhio Kruppe, tanto era inutile adesso muoversi furtivamente.
Crokus è
contento che Mammot si sia offerto di dargli lezioni per trasformarlo
in un nobile, così potrà avvicinarsi a Challice D'Arle senza essere
ucciso. Arrivato alla Locanda della Fenice, il giovane nota un corpo
nascosto sotto la ringhiera dell'entrata al locale.
Crokus entra
nella Locanda e urla che qualcuno ha ucciso Chert.
Dispiacere
siede tranquillamente al bancone e ordina una birra. Irilta e Meese
fanno capire all'assassina che sanno che è stata lei ad uccidere
Chert, ma non importa perché “era un porco”.
Crokus
raggiunge il terzetto di donne e gli viene servita la stessa birra di
Dispiacere, la migliore della città. Crokus paga le birre e tira
fuori per sbaglio la Moneta di Oponn. Questa si mette a roteare e non
accenna a smettere. Dispiacere è contenta perché ha trovato il
portatore della Moneta e intende ucciderlo.
Kalam
raggiunge Ben lo Svelto in una baracca nel Distretto Lago. Kalam non
è riuscito a contattare la Corporazione dei Sicari e sospetta che il
Consiglio Cittadino abbia iniziato la loro eliminazione, conoscendo
le tattiche dei Malazan. Infatti il piano di WJ e Dujek, rispettando
lo stile del vecchio Imperatore, prevede di offrire un'offerta
irrinunciabile ai Sicari per eliminare i nobili.
Ben vuole
attuale il piano concordato con WJ e chiede a Kalam di vegliare sul
suo corpo fino all'alba. Il mago intende attirare nella mischia più
Ascendenti possibile, così da sfruttare il caos derivante per
raggiungere il suo obbiettivo.
Un anello di
fuoco circonda il mago che sembra abbadonare il suo corpo fisico.
Murillio,
Kruppe, Crokus, Coll e Rallick Nom sono alla Locanda della Fenice a
fare il punto della situazione. Crokus non riesce a staccare gli
occhi da Dispiacere e sa che è lei l'assassina di Chert, perché ha
visto il sangue sul suo pugnale.
In città si
è sparsa la voce che Darujhistan è alleata con la Progenie della
Luna, ma il gruppo non ci crede perché gli emissari del Consiglio
non sono stati ricevuti dalla Progenie. Crokus chiede chi c'è nella
montagna volante e Coll risponde: “5 draghi neri”.
Ben lo
Svelto è di passaggio all'interno del Canale del Caos. Il suo
obbiettivo è quello di sfruttare il Caos per passare in un Canale
specifico. Riesce a trovare la porta grigistra del Canale che cerca e
a passarle attraverso, arrivando in un mondo con un cielo color
mercurio.
[Non
posso che riportare fedelmente l'ultima parte del capitolo, data la
sua epicità. I colleghi veterani comprenderanno].
“Tronod'Ombra”
disse “Signore delle Ombre, sono venuto nel tuo regno. Mi riceverai
come si confà ad un pacifico visitatore?”.
Dalle
colline giunse una risposta: l'ululato dei Segugi.
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