Benvenuti
nei riassunti dei libri Malazan!
In questa
serie di articoli cercherò di sintetizzare i capitoli dei romanzi,
fornendo un resoconto dettagliato di tutte le informazioni che un
nuovo lettore dovrebbe ricordarsi, così da riuscire ad apprezzare al
meglio i libri successivi.
Sono
vietati, nei commenti, gli spoiler sui capitoli e sui libri
consecutivi rispetto al riassunto che commentate. Se volete parlare
liberamente potete passare sul forum, in cui potrete discutere di
tutti i libri della serie Malazan, compresi quelli non ancora
tradotti.
Il seguente
riassunto è dedicato al CAPITOLO 16 de I GIARDINI
DELLA LUNA e contiene
SPOILER
su tutti i libri e capitoli precedenti.
Paran e
Coll
L'Aggiunto
Lorn si sta curando le ferite riportate nel duello con Coll e pensa a
come la vecchia Lorn, piena di sentimenti, stia ritornando, mentre la
parte di lei fredda e logica che è l'Aggiunto la stia abbandonando.
Tool il
T'lan Imass, sorprendentemente, la aiuta a curarsi le ferite, per
poter svolgere più in fretta la sua missione.
Tool apre la
strada per la tomba del Tiranno Jaghut e l'Aggiunto entra insieme a
lui. La tomba è fredda e contiene molto ghiaccio. Tool è
preoccupato per gli Imass sono già stato nella tomba e hanno usato i
loro poteri per rafforzare i sigilli dei Jaghut. Tool non vuole
liberare il Tiranno, ma delle costrizione gli impongono di farlo.
Capisce che per Lorn è lo stesso e invita la donna a scappare con
lui una volta liberato il Tiranno. Tool rivela che la tomba è
situata nel passato, in un'epoca dominata dai ghiacciai creati dai
Jaghut e non sa il punto preciso in cui ritorneranno nel futuro.
Crokus sta
accompagnando Dispiacere in città. La ragazza è ferita e Cotillion
ha abbandonato la sua possessione. Dispiacere non sa dove si trova e
si appoggia a Crokus per sostenersi, creando imbarazzo nel ragazzo.
Dispiacere
non ricorda che nome aveva prima della possessione, così chiede a
Crokus di dargliene uno di Darujhistan. Crokus pensa subito a
Challice, ma scarta l'idea. L'unico altro nome che gli viene è
Apsalar, la Dea patrona dei Ladri. A dispiacere piace Apsalar e
decide di tenere quel nome.
La città è
ancora lontana e i due decidono di passare la notte sotto un ponte,
dividendo l'unica coperta che hanno.
Kruppe e
Murillio stanno ritornando a Darujhistan per dire a Baruk della
presenza di Lorn sulle Colline. Kruppe è infastidito perché i muli
camminano troppo piano e Crokus ha già messo troppa distanza fra di
loro. Murillio chiede perché è preoccupato per Crokus e Kruppe gli
dice che il ragazzo è stato reclamato da Oponn e va protetto. Kruppe
dimostra di sapere che Murillio e Rallick hanno un piano che prevede
di restituire il titolo nobiliare a Coll. A completare il quadro
della situazione Kruppe ha rinosciuto la spada Otataral che porta
Lorn e ha sentito la presenza di un Imass nelle vicinanze.
I due
decidono di accamparsi, perché non riusciranno ad arrivare in città
prima di notte. Murillio accende il fuoco e prepara la cena, mentre
Kruppe pensa “pensieri vitali”.
Sono passati
alcuni giorni dall'incursione di Paran nella spada Dragnipur e ora il
capitano procede da solo verso Darujhistan. Viene circondato da una
mandria di Bhederin, specie di bisonti del mondo Malaz che si muovono
in mandrie enormi. Restando fermo sul proprio cavallo, all'improvviso
qualcuno disarciona Paran e lo getta a terra. Il capitano riesce ad
alzarsi e a rispondere all'attacco, spedendo il guerriero per terra.
Arrivano
altri compagni del guerriero e sono Rhivi, nemici giurati dei
Malazan. Un guerriero solitario Rhivi si fa avanti per sfidare Paran.
Il Rhivi atterra il capitano e sta per strozzarlo, ma Paran gli
strizza i gioielli di famiglia e con una gomitata al volto lo metto
KO.
A questo
punto gli altri Rhivi tirano contro Paran giavellotti e frecce e il
capitano estrae la sua spada Fortuna per difendersi. Il piede destro
viene impalato al suolo, ma la spada (con molta fortuna) riesce ad
attirare su di sé tutti gli oggetti lanciati contro Paran.
Proprio
quando il capitano pensa di essere morto, una bambina di circa 5 anni
viene verso di lui. I guerrieri Rhivi hanno paura della bambina.
Paran sembra riconoscerla, ma non ne è sicuro.
Una vecchia
è insieme alla bambina e la bambina le dice alcune parole nella
lingua Rhivi. Accertato che Paran non sia un nemico della sua gente
(perché pur essendo un Malazan non persegue più la loro causa), la
vecchia le dice le parola della bambina. Paran non deve affligersi
per Tattersail, perché la maga è ritornata e i due si incontreranno
di nuovo. La bambina si volatilizza in una nube di polvere, proprio
quando Paran capisce che è lei Tattersail.
Paran ha
diversi pensieri in mente. Sulla rinascita di Tattersail e su Caladan
Brood che sta muovendo l'esercito verso Pale, per dare battaglia a
Dujek Un-braccio.
Ganoes è
stupito perché sembra essere una calamita per gli Ascendenti. Si
dirige verso le Colline Gadrobi.
Paran
raggiunge Coll sulle Colline e si unisce al vecchio nobile-soldato
per mangiare la cena. Coll è in possesso di un prezioso Mulo da
Guerra comprato da Kruppe.
Paran non
rivela la sua vera identità e dice di essere un mercenario.
Grazie al
suo addestramento da Artiglio, Paran agisce come se fosse un vero
soldato e decide di stare con Coll ed entrare in città insieme a
lui.
Coll però
si rivela una persona di cui fidarsi e Paran gli dice che è un
disertore dei Malaz. Coll a sua volta gli dice la sua storia, di come
si sia innamorato di una prostituta [Lady Simtal] e di come la
prostituta gli abbia rubato tutte le sue proprietà.
Paran
capisce Coll perché anche lui è nobile di nascita e sostiene che
entrambi non si sono mai sentiti meglio come adesso, privati dei loro
titoli.
Paran e Coll
stappano una bottiglia di vino e se la scolano come due compagni.
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