All'inizio di ogni
capitolo dei libri Malazan si può trovare una poesia, un proverbio,
un detto popolare, riproduzioni di altri testi, canzoni, poemi epici
e scorci sul passato.
Ho deciso
di riportare le “introduzioni” anche qui sul blog, perchè le
ritengo importanti sia per il nuovo lettore, sia per i veterani. Al
loro interno farete alcuni piacevoli scoperte sul mondo Malazan e
sono sicuro che riuscirete ad apprezzarle anche se le poesie non
sono il vostro forte.
Sotto alla
versione tradotta in italiano è presente la versione originale in
inglese della stessa introduzione.
In
questo articolo copriremo l'introduzione all' EPILOGO
de “I
GIARDINI DELLA LUNA”.
Possibili
SPOILER
per
chi non ha letto il capitolo corrispondente.
I
GIARDINI DELLA LUNA – EPILOGO
Ho visto nascere una voce
avvolta in uno stretto
mistero
lasciata a giacere sotto
il sole
nelle colline dei Gadrobi
dove le pecore si sono
disperse
sulle ali dei venti rapaci
e i pastori hanno fuggito
il sussurro della sabbia
e tremolò nel bagliore
cuore indurito nella
pietra
mentre l'ombra della Porta
del Nulla
strisciava attraverso il
flusso della polvere
Ho visto nascere questa
voce
centomila cacciatori del
cuore
in una città bagnata di
luce azzurra...
La nascita
della voce (I. i-iv)
Fisher (n.?)
I have seen a
rumour born
swhathed in
snug mistery
left lying
under the sun
in the hills of
the Gadrobi
where the sheep
have scattered
on wolf-laden
winds
and the
shepherds have fled
a whispering of
sands
and it blinked
in the glare
a heart
hardened into stone
whilst the
shadow of the Gates of Nowhere
crept 'cross
the drifting dust of home
I have seen
this rumour born
a hundred
thousand hunters of the heart
in a city
bathed in blue light...
Rumour Born
(I. i-iv)
Fisher (b.?)
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