Inizia con
Malice un esperimento che da
tempo volevo cominciare: commenti rapidi su romanzi che non siano
Malazan.
Siamo
su un blog dedicato a Malazan, è vero, ma credo che possa fare bene
a tutti parlare anche di altro. Secondo me Malazan è la migliore
saga fantasy mai scritta, ma questo non esclude che ci siano altre
letture meritevoli nel vasto panorama del fantasy e della
fantascienza a cui dedicare il nostro tempo e denaro.
Cominciamo.
TRAMA
Le Terre dell’Esilio hanno un passato violento, in cui eserciti di uomini e di giganti si scontrarono in battaglia, scurendo la terra con il sangue nero dei loro cuori. Anche se i clan dei giganti sono stati spazzati via in ere ormai remote, le loro fortezze in rovina continuano a segnare come cicatrici la terra degli uomini. E ora questi esseri riprendono a mostrarsi, le pietre piangono sangue e cominciano a spargersi voci di avvistamenti di wyrm, grossi serpenti dalle enormi fauci che aggrediscono gli uomini. Coloro che sono ancora in grado di leggere i segni vi vedono l’annuncio di una minaccia ben più grande delle antiche guerre.Quando l’Alto Re Aquilus convoca un concilio con i sovrani degli altri Stati per sancire un’alleanza contro i tempi oscuri che si profilano all’orizzonte, alcuni di loro si mostrano scettici: sono già impegnati a difendere le proprie frontiere dagli attacchi di pirati e giganti. Ma la profezia indica che l’oscurità e la luce esigono due campioni, il Sole Nero e l’Astro Splendente. E farebbero bene a cercare entrambi, perché se il Sole Nero dovesse guadagnare potere, le speranze e i sogni dell’intera umanità cadrebbero in rovina.
COMMENTO
Malice
è un libro di fantasy classico in cui bene e male sono ben distinti.
Molto lontano, quindi, dagli standard moderni del genere, in cui è
il grimdark a fare da padrone.
Esiste
una versione italiana intitolata “Malice – La Guerra degli Dei”
edita da Fanucci al modico prezzo di 25€ (!),
Iniziamo
subito con il dire che il libro è diviso in due parti: nella prima
metà non succede nulla e la seconda parte è piacevole. Nulla di
più. Ci sono buone idee, ad esempio la spiegazione dettagliata di
come il villain diventa tale, ci sono buoni personaggi, ma ci sono
tante altre cose che non funzionano.
World-Building
Il
world building non è ben caratterizzato, anzi, è abbastanza vasto e
difficile da penetrare. Veniamo bombardati con nomi di personaggi e
di luoghi che richiedono minuti preziosi sulla mappa
per poterli trovare. La sensazione è che si sarebbe potuto risolvere
il tutto con soli 3 regni,
con grande vantaggio per la chiarezza.
I
villain poi (giganti) sono
anonimi e sembrano messi lì giusto perché ci vuole un villain che
non sia umano.
Voto
5/10
Trama
Stiamo
parlando di fantasy classico, indovinate quale sia la trama...
Il
dio cattivo e quello buono entrano nella battaglia finale e
coinvolgono i mortali nei loro schemi di dominazione. Il protagonista
di 14 anni è destinato a
diventare uber-forte partendo da zero.
Fin qui nulla di interessante.
Esistono
però altri personaggi che hanno storie di diverso calibro e
mantengono in piedi tutta la baracca. Interessante il poter seguire
l'evoluzione del villain passo per passo tramite il suo più caro
amico, forse l'unica cosa per cui valga la pena di leggere Malice.
Codesto villain, però,
ribalta la strategia militare in auge da 1000 anni semplicemente
osservando delle formiche al lavoro. La cosa non sarebbe strana se
fosse ben descritta e il pg coerente, invece è buttata lì a muzzo e
influenza tutto il romanzo
cambiando radicalmente le sorti di battaglie che altrimenti sarebbero
delle disfatte.
Voto
6/10
Personaggi
La
progressione lenta della trama rende il libro noioso fino a metà
lettura, in seguito però ripaga il lettore con personaggi
approfonditi che mi sono
piaciuti parecchio. Certo, dovrete restare svegli per almeno 200
pagine in cui non succede NULLA.
I
personaggi non entreranno negli annali del fantasy e non sono
originali, ma sono di gran lunga la parte migliore del romanzo.
Voto
8/10
Scrittura
Pessima,
non c'è altro da aggiungere. Capitolo brevi, troppi personaggi POV,
qualche situazione incasinata che devo ancora capire adesso pur
avendola riletta più volte, focus su particolari inutili.
Probabilmente il libro peggiore che ho letto negli ultimi anni
in inglese da questo punto di
vista. Si notano segni di miglioramento nella seconda parte, ma siamo
sempre su livelli mediocri.
Voto
4/10
IN
CONCLUSIONE
Lo
so che in molti cercate una
saga di fantasy classico che non coinvolga i soliti
Terry Brooks, Robert Jordan o David Eddings, ma
il mio consiglio è quello di rileggere quegli autori e lasciare
perdere Malice.
Nonostante
ciò che ho scritto sopra, un giudizio impietoso e negativo, prima o
poi leggerò anche i prossimi volumi della saga, perché c'è un
grosso potenziale inespresso specialmente su storia e personaggi e
leggendo trama e prime pagine di Valour (il sequel) sono
convinto che i prossimi libri meriteranno molto più di questo.
Voto
finale 6/10
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